 | I monti Javello (931 m.) e Cavallaie (976 m.) dominano le pianure pratese e pistoiese: non sono alti, ma degni d'attenzione perché al centro d'eventi bellici legati alla Seconda Guerra Mondiale. Infatti, proprio il Monte Javello e' stato al centro di drammatiche vicende: sembra anche che la sua storia sia legata alla fondazione stessa della citta' di Prato. Si dice che dal Monte Javello, che e' il piu' alto fra quelli dell'area pratese, scendessero a valle i primi colonizzatori della citta': si trattava di abitanti delle zone circostanti che cercavano riparo durante le invasioni barbariche. Decisi a fondare una nuova citta', scelsero il sito e lo chiamarono Prato proprio perché vi era un grande prato. Lungo il percorso che da Vallupaia ci porta allo Javello si incontra la Fonte del Prete (quota 830), luogo di sosta attrezzato, immerso tra faggi giganteschi, dove, da sotto un grosso masso sorretto da un muretto, zampilla una fresca sorgente. Sopra la fonte una lapide, apposta nel 1878 per ricordare Giuseppe Vaj, che tanto si adopero' per la salvaguardia di queste montagne, reca incise queste parole Uomo rettissimo e di rara prudenza che l’orientale parte di questo monte volle studiosamente inselvata e le piantagioni, dalle rovinose acque, solerte boschicultore difese. |